Nella giornata contro la violenza alle donne, la mia personale memoria

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Oggi 14 febbraio 2013 è una giornata mondiale contro la violenza alle donne e contro il femminicidio, davvero simboli della nostra “civiltà” e del grado di “sviluppo” che ha raggiunto (naturalmente sono amaramente ironica).

In tutte le piazze del pianeta le donne ballano oggi insieme la danza del cerchio (hoop dance), nuova e antica danza della loro forza e libertà. Danzano, al ritmo della forza liberatoria della musica (“break the chain” ), espressione di una armonia originaria non ancora distrutta, di una natura non ancora stravolta dall’ansia di possesso e sfruttamento caratteristici oggi del nostro mondo.

Io, non potendo fisicamente ballare (e nemmeno stare in piedi, dato che - come sa chi mi conosce - ho leso per l’ennesima volta il ginocchio…), posso però sempre, come dice il saggio, “far danzare la mia anima” e dunque parlare, ed essere solidale con tutto il mondo del cambiamento... ed anch’io dedico questa giornata contro la violenza a tutte, ad ogni donna ferita o offesa… ed in particolare la mia personale memoria va ad Annamaria - che conoscevo bene -, la cui vitalità e allegria, bellezza e generosità, il cui sorriso e il cui bellissimo canto ci sono stati tolti da un colpo di pistola sparatole dal marito, circa un anno fa.

Questa danza in tutto il pianeta resta allora un segno di speranza, speranza di una libertà nuova per tutti. Sì per tutti perché , parafrasando qualcuno, liberando sé stesse le donne liberano tutti. Si è già visto (anche l'anno scorso con il "Se non ora quando") e si vedrà ancora…