Pillole alla vigilia delle europee 2014

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Salve a tutti, dopo tanto, davvero tanto silenzio. Riprendo poco poco, piano piano, alla vigilia della tornata elettorale 2014 per il rinnovo del Parlamento Europeo, in piena bagarre elettorale e con i maggiori personaggi (teatranti?) italici coinvolti che se le danno di santa ragione, scambiandosi epiteti che farebbero arrossire persino Charles Bukowski.

In tutto questo, mi sia permessa davvero una "pillola" di riflessione totalmente personale.

Sento o leggo spesso: «Io voterò per il meno peggio». Perchè dobbiamo sempre accontentarci del meno peggio e non chiedere il meglio nel giornalismo, nella politica, nella scuola, nella sanità, negli uffici e nei servizi pubblici, etc...? (si, non solo nella politica, sapevatelo). Perché accontentarsi dell'«offerta del momento», invece di chiedere a gran voce il tanto agognato miglioramento? Forse perché tutto ciò richiede un grande atto di coraggio e responsabilità. Nel momento in cui chiediamo che vengano tutelati i nostri diritti dobbiamo anche essere pronti a espletare i nostri doveri, senza se e senza ma!

Chiudo riprendendo qualche tweet di questi ultimi giorni, proprio a richiamare "il meglio del meglio" (ironicamente scrivendo, s'intende).

Saluti.