Freedom Act, Trasparenza o... una bufala ?

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Ripropongo su questo blog un articolo scritto da Carlo Vaccari sul suo carlovaccari.blogspot.com il 24 Gennaio 2013. Nonostante sia datato ed ante-campagna elettorale, propone all'attenzione pubblica un problema sempre presente ed attuale.

Il Governo ha deliberato il Freedom Act, un provvedimento che dovrebbe, finalmente, portare la trasparenza nella gestione dei soldi pubblici, da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Si parla di pubblicazione online degli atti, dei pagamenti, dei redditi degli amministratori e dei loro parenti sino a quelli di secondo grado, si arriva persino alla non erogazione degli stipendi se non pubblicati. Tutto bellissimo, forse anche troppo, ma sarà vero?

Passare datta totale opacità alla più completa trasparenza, se fatto in campagna elettorale, da un Governo in scadenza, forse può far nascere qualche dubbio. I dubbi aumentano se poi ci si ricorda la storia del provvedimento, emesso dallo stesso Governo, che tagliava i maxi stipendi dei manager di Stato.

Il provvedimento fù scritto sull'onda della protesta, però successivamente venne impugnato, definito inammissibile e annullato, a tutt'oggi i manager continuano a percepire gli stessi stipendi. Poichè si disse che il decreto tagliastipendi, fù scritto appositamente in modo tale da renderlo impugnabile, il dubbio è che anche il Freedom Act subisca lo stesso percorso è più che legittimo.

D'altronde non si capisce perché il Governo abbia sempre "cassato" i vari emendamenti presentati a Camera e Senato alle Leggi Anticorruzione, Stabilità e Crescita; nonché "ignorato" il Disegno di Legge depositato in Senato (documenti sotto riportati). Tutti riportanti lo stesso principio, enunciato in modo molto più semplice del Freedom Act, un principio che recita banalmente: chiunque usi soldi pubblici, deve pubblicarne importi ed uso!
Siamo in campagna elettorale ed il promettere cose che altri poi davranno mantenere, è una prassi acquisita; se poi la cosa finirà in nulla, di certo i responsabili saranno "altri". Se qualcuno vuol dire la propria opinione in merito...