Il concorso docenti e quella prova incredibilmente errata

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Devo ammetterlo, ci ho pensato parecchio prima di accingermi alla stesura di questo articolo.

Alla fine ho deciso di scrivere della prova pratica del concorso a cattedra, classe A033, Regione Calabria, e dei terribili errori (meglio definirli orrori) contenuti nelle tracce.

Non starò qui ad approfondire il fatto che, convocati per le 14:30 del giorno 11 Giugno 2013 al fine di svolgere le procedure d’identificazione per permettere l’inizio della prova alle ore 15:00, abbiamo avuto accesso alla sede concorsuale solo attorno le 15:15 (dopo proteste vigorose per la presenza di donne incinta sotto un sole cocente), per poi iniziare alle 17:22 senza sapere il motivo del ritardo.

Non voglio nemmeno scendere nei dettagli del fatto che la prova concorsuale andava sorteggiata fra tre proposte, ma non ho notizia che qualche candidato abbia mai visto le altre due non selezionate.

Voglio trattare della prova in sé e per sé, e lo voglio fare prima di conoscerne i risultati, per evitare che a qualcuno possa passare per la testa che io mi stia comportando come la volpe della fiaba di Fedro. Il mio intento è quello di sottolineare una vergogna nazionale, che so essere non unica: tracce concorsuali piene di errori.

Traccia n. 1 - Il frigorifero è una macchina termica, mentre veniva richiesto di argomentarne i contenuti didattici in seno al modulo didattico inerente l’energia elettrica, forse solo perché possiede un motore elettrico che permette di effettuare il lavoro necessario a prelevare calore da una sorgente a minor temperatura per cederlo ad una a maggior temperatura. Alla mia precisa domanda, i commissari mi hanno indicato come, da un punto di vista di programma curriculare, il frigorifero sia trattato nell’ambito dell’elettricità. Beh, ipotizzando che questo sia vero e mettendo a tacere persino l’autonomia didattica, allora si dovrà accettare come prerequisito la disquisizione delle macchine termiche di raffreddamento, dandone per scontati gli argomenti e non trattandoli, quindi, in sede di relazione concorsuale.

Traccia n. 2 - La scala indicata porta a dimensioni millimetriche per gli arredi e possibilmente anche sub-millimetriche per la decorazione a pattern richiesta.

Traccia n. 3: alcuni errori

  1. nel prospetto A manca la seconda linea della linea di gronda del corpo aggettante;
  2. il corpo a destra nel prospetto B, avente copertura piana nella vista dall'alto, termina in quest'ultima in corrispondenza della linea di gronda del tetto a padiglione, mentre nel prospetto B è a filo parete del fabbricato
  3. la linea di colmo senza la canna fumaria, in pianta è lunga 3 cm, mentre nel prospetto A è di 2 cm.

Da notare che, quantomeno nella mia aula, tutti questi errori sono stati immediatamente riscontrati da tutti, così come è avvenuto quando, uscendo, ho fatto visionare la traccia ad alcuni colleghi ingegneri ed architetti in attesa di parenti ed amici all’esterno del plesso concorsuale.

A questo punto alcune domande: chi ha preparato la prova? Costoro erano coscienti degli errori e volevano, forse, che le relazioni dei candidati fossero per l’appunto concentrate su di essi e sul farli risaltare? Potrebbe essere invalidata la prova da parte di qualcuno, causa tali errori?

Dalle notizie ufficiose che ho raccolto su forum di settore, poi, sembra non sia questo un “fenomeno” prettamente ristretto a questa classe di concorso o alla Regione Calabria…

Concludo con una riflessione.

Di fronte ad un D.Lgs. 82/2012 che ha presentato incredibili falle legislative oggetto di tanti ricorsi, di fronte a prove concorsuali discutibili, di fronte anche ad errori di contingentamento che potrebbero non consentire la presa di servizio ai vincitori di concorso (da ANIEF e Tecniche della Scuola http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=47220&action=view), perché continuare imperterriti su questa strada e non procedere all’immissione in ruolo attraverso le Graduatorie ad Esaurimento? Consideriamo un fatto: un precario, laddove riesca a insegnare per l’intero anno scolastico, assomma al massimo 12 mesi ai fini dei conteggi per la soglia pensionistica, ma solo al massimo 9 mesi ai fini dei conteggi della retribuzione pensionistica. Capite, adesso, perché conviene che il precario rimanga tale? Pensioni da fame, date a cittadini che non avranno probabilmente più né la voglia, né la forza per protestare. Complimenti alla lungimirante classe dirigente del nostro tempo, che intanto assomma pensioni da sogno.

Alla prossima…