Scuola, immessi in ruolo anche i non vincitori del concorsone: continua la guerra fra poveri

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Pubblicato Mercoledì, 28 Maggio 2014 11:15

Scritto da Matteo Cacciola

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Scrivo questo post in preda ancora al disgusto, dopo aver appreso poco fa della pubblicazione del Decreto Ministeriale 356 del 23 maggio 2014, recante come argomento “Proroga graduatorie concorso ordinario ddg 82-2012”. Con esso si approva lo scorrimento delle graduatorie del concorsone scuola 2012 anche per gli idonei non vincitori.

Da parte mia, scrivo nella mia qualità di non abilitato, non iscritto alle graduatorie ad esaurimento di alcuna provincia, non vincitore di concorso, non operante al momento nella scuola pur essendo in graduatoria di istituto di terza fascia... però le scuole le ho fatte, qualcosina ho studiato e penso di saperne un po', quantomeno per esperienza indiretta essendo figlio di insegnante in pensione... Scrivo qui, però, di pancia e non di testa - strabocca la nausea- : siete avvisati.

Sempre piú guerre fra poveri per precari scuola. Pubblicato D.Lgs. per immissioni ruolo idonei non vincitori concorso @FLCCGIL @SteGiannini

— Matteo Cacciola (@matteocacciola) 28 Maggio 2014

Con la pubblicazione del decreto, il Ministro non fa altro che certificare tre cose:

1. il bando col quale è stato avviato il concorsone scuola 2012 fa cagare, fa acqua da tutte le parti ed è stato voluto (quantomeno poiché approvato e controfirmato) dalla prosopopea baronale de sto c***o dell'allora ministro Profumo contro ogni giustificata evidenza sollevata da ogni parte del mondo della scuola;
2. che la macchina burocratica ministeriale scolastica si autoriconosce lenta e farraginosa, viste le premesse del decreto laddove viene riportato - cito testualmente - “Considerato che il nuovo concorso non verrà bandito prima della fine del 2014 e che, pertanto, le nuove graduatorie non saranno verosimilmente pronte prima dell'avvio dell'anno scolastico 2016-2017”;
3. che non si ha ancora, dopo 150 anni e passa dall'unità d'Italia, una visione omogenea e di sistema della scuola, dell'educazione e del relativo reclutamento e formazione.

Ciò vale a dire che le graduatorie concorsuali, in barba al bando iniziale, vedranno lo scorrimento a beneficio anche degli idonei non vincitori, almeno fino all'anno scolastico 2016-2017, quindi per almeno altri 3 anni scolastici. Per carità, sono contento per coloro che saranno immessi in ruolo, ai quali vanno i miei migliori auguri e le mie più sincere congratulazioni. Però, scusate, ma è possibile che in questa nostra Nazione - sì, è così, ho troppo rispetto per il sangue versato nel crearla per non scriverla ancora con la lettera maiuscola - non ci sia la certezza delle regole e della legge???

@SteGiannini Ieri: Non vedo in futuri concorsoni la soluzione. Oggi: nuovo concorso. Ma quello 2012 era per il biennio 2013-15. Bla bla bla

— Matteo Cacciola (@matteocacciola) 30 Aprile 2014

Rispetto al punto 1 ho da aggiungere: la Consulta, quando ha potuto, ha preferito salvare il concorsone sull'altare della ragion di Stato e dell'inopportunità di esporre le casse statali a richieste di danni e di indennizzi vari per chissà quante centinaia di migliaia di euro. Ma perchè nessuno che poteva ha voluto contrastare il potere dell'allora Ministro, atteggiatosi a moderno Napoleone “de noantri” al grido di “Dio me l'ha dato – lo scranno di Viale Trastevere, che per giunta è un posto stupendo che dovrebbe ispirare – e guai chi me lo tocca!!!”. Represso. Nessuno “di potere”, quindi, ha detto una parola per far riflettere Profumo. Forse per queste motivazioni?

I ministri seguitigli, la Carrozza e l'attuale Giannini, non hanno fatto molto: la prima non l'abbiamo nemmeno potuta valutare nel suo operato, vista l'esiguità del tempo concessole; la seconda è segreteria di quel partito fondato da chi era Presidente del Consiglio all'epoca in cui Profumo era Ministro MIUR... che te lo dico a fare?

@matteorenzi metti mano ad un riforma complessiva di educazione e reclutamento, dalla 1a elementare all'universitá. No compartimenti stagni

— Matteo Cacciola (@matteocacciola) 28 Maggio 2014

Il punto 2 si commenta da solo. Due anni per fare un concorso!!! No, ma, davvero davvero?!? E lo sanno già 7 mesi prima della probabile pubblicazione del bando... Preveggenti.

Rispetto al punto 3, invece, vorrei chiedere se non sia il caso, se non sia giunto il momento, di metter finalmente mano alla struttura educativa e scolastica (e quindi reclutativa e formativa dei docenti/insegnati/formatori/educatori) complessiva del nostro Paese, invece di continuare a fomentare “guerre fra poveri” (o forse si vuole proprio far ciò, in ossequio alle motivazioni di cui all'articolo di Franceschetti). La first lady, Agnese Landini, già precaria insegnante di italiano e latino, dovrebbe sapere di cosa sto scrivendo: suo marito ha smesso di ascoltarla in merito alla scuola, o è lei che è cambiata dopo aver rinunciato all'insegnamento… Rinunciato, poi, s'è messa in aspettativa per motivi familiari, e vorremmo capire con quali motivazioni le è stata concessa, visto che i “comuni mortali” devono sudare per ottenere un giorno di permesso non retribuito...

@matteorenzi sulla scuola meglio ascoltare tua moglie, tanto i voti di @scelta_civica li hai già... #cambiaversoanchelascuola

— Matteo Cacciola (@matteocacciola) 28 Maggio 2014

Nel mentre scrivo, il ribrezzo è scemato, e l'ira lascia lo spazio alla ragione. E, se si vuol ragionare, si prenda finalmente la scuola e l'università, si contrastino i fenomeni corporativi che - devo riconoscerlo - esistono anche in questi ambiti, e si faccia un unico progetto per l'Italia e le future generazioni: dal sapere e dalla cultura non passa solo il progresso, ma anche la libertà.