Il grillismo quale ibrido imberbe. Quel che sale in fretta dura poco

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Aderisco al pensiero di Massimo Marnetto, del circolo PD "Mazzini" e di Libertà e Giustizia. Che differenza c'è tra un movimento e un partito?

Un movimento è il massimo della partecipazione, focalizzato su un tema urgente ritenuto sottovalutato dai partiti. Nasce per adesione spontanea e quindi è privo di un'organizzazione complessa. Chiama in causa i partiti e pretende soluzioni adeguate al problema che segnala, vigilando sulla loro adozione. Non partecipa alle elezioni direttamente, ma persegue l'obiettivo di far inserire i propri temi nei programmi dei partiti.

Invece un partito non lavora su un singolo problema, ma su un programma pluri-tematico, per definire un modello sociale. Non si esaurisce in una "campagna", ma opera per cambiamenti strutturali e di medio-lungo termine. Si dota di una organizzazione definita, democratica ed aperta, ma che ha finito per relegare la partecipazione ad evento straordinario, per evitare che diventi un elemento (di disturbo) ordinario.
Partecipa elle elezioni.

Il Movimento 5 Stelle cos'è?
È un ibrido con grandi intuizioni a favore della partecipazione, ma con un vistoso deficit di democrazia interna. Elementi questi che fanno capire l'urgenza di tutelare con legge la vita dei partiti. Altrimenti rischiamo di cadere dalla padella del vecchio partito autoreferenziale, nella brace del webbismo. Il nuovo populismo on line, dove si fa tanto fitness democratico in rete, ma alla fine comanda il vertice.