Le inutili mani pulite del non fare

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"Che te ne fai delle tue le mani pulite se poi le tieni in tasca?” Cosi parte una piccola riflessione su coloro che vantano mani pulite ma inoperose.

Le mani pulite son cosa buona, ce lo insegna la mamma fin dall’infanzia: ci proteggono da malattie fastidiose, fanno sì che possiamo stringere quelle altrui senza destare in loro ripugnanza. Ma le mani pulite non siano sintomo di fobie, le fobie vanno curate. Ancor peggio non siano la paura di sporcarsele perché privi di una vera integrità etica e questo solo la prova pratica lo potrà dire.

Le mani pulite di questi giorni sono quelle del nuovo (M5S), un “nuovo” di cui, fatta eccezione per qualche apparizione stralunata, non riusciamo a capir cosa voglia se non far cassa elettorale sulle macerie di un'Italia già sofferente.

Ho visto in questi giorni queste belle mani pulite riprendere con i loro tablet i giornalisti che li volevano fotografare, saltellare con far gioioso sull’area “libera tutti” del palazzo di Montecitorio per non essere intervistati (“qui non possono seguirmi vero?” chiede il neofita, non onorevole - cosi dicono - che però è parlamentare, ad una stranita guardia), li ho visti ancora scavalcare la ringhiere con fare eroico per arringare il popolo con la proposta funambolica (neanche il miglior Berlusconi disse mai tanto) dei 1000 € per tutti i diseredati (mi chiedo con quali risorse!), ho visto la presunzione sciocca di dire “governino, noi controlliamo” (magari li randelliamo), ho visto la presunzione di prendersi meriti di eletti non votati (magari ci diranno che anche il novello Papa è venuto grazie a loro esautorando lo Spirito Santo).

Ora capisco che, da sempre, per i giovani tutti quelli più anziani sembrano degli imbecilli, e magari anche per i neo-eletti deve essere la stessa cosa. Tuttavia cosa gli faccia credere che gli altri correranno verso un'autolesionistica distruzione è un mistero - e si che sono avvezzo agli strafalcioni dei partiti, ma stavolta sarebbero proprio degli imberbi a cascarci - ma ancor di più cosa fa credere loro che la gente a breve non coglierà la vacuità dei loro contenuti, a me resta cosa oscura. A meno che non si siano già ammaestrati, alla stregua dei loro pari tanto vituperati, nell’idea che gli italiani a volte siano ciechi, sordi e magari un po’ tordi!

Ma tornando alla bellezza delle mani pulite, esse son tali solo se usate altresì come le mani di quegli ometti di una certa età che osservano l’operaio a lavoro: essi sono pieni di ligi consigli e forti di pressanti critiche ma senza mai sognarsi di toccare una vanga.

Sì, anche noi crediamo che le mani pulite se inoperose sono inutili e si macchiano di colpevole insensibilità verso le urgenze della gente, complici dell’eventuale disastro con l’aggravante dell’ignavia. No cari miei non esistono mani pulite inoperose che meritano plauso. Esse sanno più di “pilatesco” che non di beata purezza, e ancor peggio di grave tornaconto sulle spalle della gente. Quindi se vi è un barlume di pensiero mi auguro che presto dalle belle parole si passi ai fatti.

Alla prossima…