L'ingordigia "grillina" è minore solo all'incoerenza

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È francamente stucchevole quello che è appena accaduto nel Parlamento italiano, dove il Movimento 5 Stelle ha preteso ed ottenuto le vicepresidenze e i segretari di tutte le Commissioni permanenti, rifiutandosi di trovare qualunque punto di incontro con le altre opposizioni, che si erano invece dimostrare disponibili nei loro confronti.

Questo significa 28 poltrone, mica cotica si dice a Roma. Questo segue di poco l'aver ottenuto anche la Presidenza della Vigilanza Rai, la Presidenza della Giunta per le Elezioni alla Camera, oltre a Questori e Vicepresidenti vari di Camera e Senato.

Sia ben chiaro, l'ho scritto e lo ripeto: per poter attuare le proprie idee, bisogna "occupar poltrone", ovvero detenere posti decisionali, altrimenti non si fa altro che parlarsi addosso... Va da sè, però, che una volta che la "poltrona" viene occupata, si debba iniziare a lavorare per quelli che vengono propugnati essere i propri ideali. Invece, ancora nessuno ha visto un rappresentante del Movimento 5 Stelle formalizzare una, che sia una, proposta che riguardi i problemi degli italiani.

Curioso, anche stando ai vari post su Facebook e tweet su Twitter, di cui qui sotto trovate un rapido esempio.

Curiosa idea di rappresentatività, quindi, che discende dalla curiosa idea di democrazia, anzi ne è naturale conseguenza. Così, la centralità dei cittadini va rivendicata, ma sembra valere solo per quelli che hanno votato per loro. "Uno vale uno", ma solo se è il caso di mandare in streaming le riunioni. "La casta va abbattuta", ma solo se non si parla di restituzione della diaria e degli annessi e connessi allo stipendio parlamentare mensile, che rappresentano la fetta maggiore di introito parlamentare. L'inciucio va additato con ferocia, ma solo se il dito puntato è del, e non sul, Movimento...

Il resto, beh, come cantava Califano, è noia...