La generazione dimenticata: i quarantenni precari

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Arrivò Craxi negli anni '80 e fece un ragionamento che aprì la stagione dei "politici" al posto degli "statisti": lui fece un ragionamento molto "politico" e poco "statista", che ancora condiziona i giorni nostri.
Non se ne dispiacciano gli eredi di Craxi - vale a dire Forza Italia e poi il Pdl - non se ne dispiacciano testate importanti ed autorevoli  - come Il Sole 24 ore di Stefano Folli o di altri come lui che ne hanno parlato poco o mai,  pur potendo -, non se ne dispiacciano i figli dei Boiardi allegri del tempo di tangentopoli, dei Necci, dei Cirino Pomicino, dei De Mita, che ancora campano bene dagli strascichi di quella mala-politica craxiana.
Non se ne dispiaccia l'Espresso che è capitato spesso che sulle pagine economiche avallava quel trampolino alla curva del debito pubblico.

Tutto iniziò con Craxi (e compagni ... De Michelis, Martelli, etc....) che decise di far campare bene la sua generazione nel breve termine - per avere consenso politico e grasso da metter nei calzoni subito - a scapito di coloro - nel lungo termine -  che allora erano poco più che bambini o erano nelle pance grasse di donne allegre, con i primi siliconi,  mantenute da altrettanti uomini allegri.

Tanti consulenti ed il passaggio dalle chiamate pubbliche tramite concorso a quelle a "chiamata diretta". Uno scempio, una allegria!  Una allegria che poveretto Berlusconi ha tentato recentemente di riprodurre ad Arcore,  con tristissime e noiose ragazze, devo dire anche bruttine senza trucco! È andata male a tutti loro, con Lele Mora che ha cominciato ieri a frignare!

Tristezza viene, ma non tanto per il processo, quanto per la tristezza imposta in TV ai nostri figli loro coetanei... che si domandano cosa studiano a fare, se 5000€ a sera li puoi ottenere ridendo per barzellette di settantenni ipoprostatici,  anche quando spontaneamente non ne avresti voglia. Marina si dovrebbe rifiutare di ereditare una simile tristezza e pochezza politica. Cicale e non formiche ! E neanche keynesiani per di più !  Tutte le grandi opere pubbliche erano state fatte prima e si cominciava a sfaldare l'Enea del nucleare, facendola diventare agenzia ed appoggio per rampolli, l'Eni a cui si chiedeva di demolire il nucleare portando in auge politici verdi, che hanno visto bene di arricchirsi spostando l'ambientalismo da tecnologico - il mio - a ideologico.

Di cosa si devono dispiacere tutti loro, ora 60-70enni? Che i figli ora quarantenni della gente comune sono una generazione dimenticata, una generazione annullata, di precari insicuri, di precari non affezionati alla propria azienda, al proprio ente di ricerca, alla propria amministrazione regionale. Sono una generazione dimenticata anche da questo ultimo leggiferio di compromesso pre-legge elettorale (la devono fare perché i malcontenti quarantenni e trentenni ormai sanno dove abitano i politici, li hanno seguiti con i motorini quando tornano a casa dalle riunioni dei saggi  - unico mezzo a loro ormai permesso visti gli stipendi da fame che i craxiani gli hanno lasciato, mentre la curva del debito pubblico da allora, l'80, ancora sale).
Oggi ancora consulenti vogliono, 42 saggi di cui nessun tecnologo che insegni agli economisti bocconiani di cosa sono composte le filiere tecnologiche. Di materie prime africane cari saggi! Che i quarantenni precari, con la loro esperienza dimenticata saprebbero trovare, ricercare.

Ridicolo Enrico Letta trovare il posto fisso solo fino a 29 anni! Ed i trentenni e quarantenni precari dove li lasci?
Suvvia metti un punto: abroga il porcellum, lascia il mattarellum, fai un sito web PD che permetta anche a noi veri tecnici-politici di candidarci alle primarie da premier (non siamo ragazzetti viziati), lasciati alle spalle i politici non scolarizzati, azzera tutto, metti a segretario del PD uno che abbia viaggiato non solo per turismo e passerai alla storia anche tu!
Altrimenti finirai una ombra come quella tunisina e quella caimana, che saranno ricordate solo per la loro allegra tristezza.