Pensieri semi seri...

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Davanti alla tastiera le idee mi si presentano tutte insieme, una spinge l’altra, in un curioso giochetto: «io son più diretta», «io son quella più arguta», «io son la più colta», (a questa gli amici romani direbbero: “scialla”) ed infine ultima, la più “de panza” che la vuol fare da padrona.

Allora è lì che sbotta il libero pensiero! Mettendo calma fra queste presuntuose (idee), provando a metter su qualche pensiero che ci renda partecipi della disputa. Ma la confusione la fa da padrona, non si riesce a trovare il filo della matassa, così che attento alla risposta mi regalo un'intervista.

Buon giorno? Si fa presto!
A cosa? A dir buongiorno, ma andiamo avanti, mi dica.
Quale è il suo pensiero sulla situazione politica attuale? Parlare di pensiero è cosa grossa, comunque cercherò di dar seguito ad una risposta. (Bene! Partiamo da schifo, ci casca pure la rima).

In quale quadro ci eravamo lasciati? Ah si! Ricordo bene, il Pdl non c’è più, son sorti due destre (o tre ho perso il conto!), Berlusconi è fuori gioco (o forse no) visto che il Parlamento ha deciso per la sua decadenza, Angelino ha uno slancio di eroismo e si stacca dal padre-padrone (almeno così pare). La Consulta dichiara in più parti incostituzionale il “Porcellum”. Il PD... oh bene il PD... ha fatto un’eccellente prova democratica chiamando al voto più di 3 milioni di cittadini per scegliere il proprio segretario, tal Matteo Renzi da Firenze su Cuperlo e Civati.

Ma viene Gennaio, che dalle mie parti non sembra essere più quel mese freddo che ci si attende, caldo e scirocco confondono le idee ed anche i pensieri… ma andiamo avanti. Renzi indica Cuperlo come presidente PD, niente correnti siamo una sola casa. Bene si procede alla divulgazione del “job act”! Accidenti! Sta a vedere che finalmente si parla di lavoro, si parla delle reali necessità della gente. Lo spread scende dopo anni sotto 200 punti. Ma che succede? Il sereno?

Non si fa in tempo neanche a dirlo che dalle nebbie di un Gennaio strano si affaccia un enorme moloch che si pone di mezzo ad ogni cammino di cambiamento: LEGGE ELETTORALE.

E no dai non ci si casca! Abbiamo troppi problemi per cascarci ancora, c’è da pensare al lavoro, all’ economia, alla sanità, alla possibilità di uscire finalmente dal melmoso guado. No, no … LEGGE ELETTORALE, è proprio lei! Va bene, facciamola sta legge elettorale, con chi? Ma è ovvio, con tutti a partire dal Cavaliere. Il Cavaliere e che ci azzecca? Beh è ancora il leader di Forza Italia. Forza Italia chi? Ah no, quello era Fassina, e si è dimesso. Ok, facciamola anche con Forza Italia (cavolo pensavo fossimo un passetto avanti), ma non mi direte che si chiama il Cavaliere. Manco a dirlo lo si chiama e lo si invita a casa.

Orbene che si fa, detto fatto Renzi vara l’Italicum (brutto, il nome, non fosse altro per l’assonanza con l’Italicus di nera memoria) B. e i forzisti son d’accordo, ma niente preferenze, chiedono. Ma si che fai li fai offendere, io le preferenze li vorrei, ma acconsentiamo alla richiesta, non sia mai. Questi i dettagli:

  • Si prevede una distribuzione dei seggi con metodo proporzionale, con l'assegnazione di un premio di maggioranza eventuale e limitato e l'attribuzione dei seggi su base nazionale.
  • PREMIO MAGGIORANZA: Alla lista o alla coalizione di liste che abbiano conseguito il maggior numero di voti e superato il 35% dei consensi viene attribuito un premio di maggioranza pari al 18% del totale dei seggi in palio. Una lista o una coalizione di liste non può in ogni modo ottenere un numero di seggi superiore al 55%. L'eventuale parte del premio eccedente viene redistribuita fra le altre liste o coalizioni.
  • SECONDO TURNO: Qualora nessuna lista o coalizione di liste raggiunga la soglia, si svolge un secondo turno di ballottaggio fra le prime due liste o coalizioni di liste. Fra il primo e il secondo turno non sono possibili apparentamenti. Alla lista o coalizione di liste che risulta vincitrice viene attribuito un premio di maggioranza pari al 53% del totale dei seggi in palio. I restanti seggi vengono distribuiti proporzionalmente a tutte le altre liste e coalizioni di liste.
  • SOGLIE DI SBARRAMENTO: Le soglie di sbarramento sono pari al 12% per le coalizioni, al 5% per le liste coalizzate e all'8% per le liste non coalizzate.
  • NO LISTE CIVETTA: Sono introdotti criteri per evitare il fenomeno delle cosiddette "liste civetta".
  • LISTE CORTE E BLOCCATE: I seggi vengono distribuiti su circoscrizioni molto piccole (da 4 a 5 seggi in palio al massimo), in modo che i nominativi dei candidati possano essere stampati direttamente sulla scheda. Le liste sono bloccate e corte, per cui vale l'ordine di presentazione in lista ai fini dell'attribuzione dei seggi utilizzando criteri che garantiscano il riequilibrio di genere.

Uhm, mi sa un po’ di ribollita andata a male, o bene, si deve fare la si faccia e speriamo in qualche modifica parlamentare! (io persisto, avrei voluto scegliere il mio candidato!).

Direzione PD, si spiega l’Italicum tutti o quasi d’accordo, anzi no, sai che ti dico, visto che non abbiamo litigato con B. litighiamo fra noi, quindi giù una bordata su Cuperlo, che un po’ se le cerca, in definitiva tutto il suo retrobottega non è che abbia fatto tanto in questi anni in termini di proposte, il quale che fa, si dimette (“a ridanghete”, e siamo a due! Qui mi sa che il buon Matteo non rottama, sfinisce l’avversario che si autoannulla). Risultato: il PD senza correnti, ha quanto meno un centinaio di spifferi al suo interno. Il decaduto che decaduto non è, almeno per il PD, sembra addirittura dettare la linea da seguire. Ma come è possibile ti vien da dire? È possibile, è possibile, ti rispondi!

Questo il quadro semiserio della situazione, ad un passo della presentazione alla Camera di questa benedetta legge elettorale, quale sarà il suo iter in parlamento lo vedremo.

Intano non parliamo più di lavoro, non parliamo più di economia, non parliamo più di sanità e gli scandali, se togliamo il prete banchiere e l’arzilla signora nulla tenente ma con 1234 appartamenti, gli scandali stanno a zero, zero in condotta.

Ma svestiamo un po’ i panni della burla e veniamo a noi.

Perché, mi chiedo, il moloch della legge elettorale vince su tutto? Come mai invece di concentrarsi sulle reali esigenze della gente si continua a menarla con la legge elettorale? E si badi non son leghista, né qualunquista, ne ho stelle al mio orizzonte. Comprendo la necessità di dar risposta al gogna in cui si è caduti dopo la sentenza della Consulta, ma perché bloccare tutto con il fantasma della legge elettorale, mi rimane un mistero e ancor più mistero e perché non gli si dia immediata soluzione.

In seconda analisi perché tanta paura delle preferenze? Comprendo i rischi, ma non mi pare che i listoni, i listini e quant’altro siano stati questa gran soluzione. Perché umiliare la gente stabilendo che non sia in grado di scegliere un suo candidato? Questo per me resta un mistero inspiegabile, a cui si aggiunge un dubbio, ovvero quello di una democrazia sempre più pilotata dall’alto che, come giustamente diceva un amico, sa sempre più di oligarchia e che non intende levar mano dai fili del comando (sì, i fili, proprio come nel teatro dei pupi).

Intanto il Governo naviga, o meglio galleggia, nonostante gli sforzi del buon Enrico (Letta). E sono dell’ultima ora le dimissioni della De Girolamo, si dice offesa di non esser stata difesa. Attendiamo gli esiti, per adesso ci fermiamo in attesa di altri pensieri che vengano a bussare .

Alla prossima.

PS: qualcuno obbietterà: ma non hai detto nulla del M5S è pur sempre un movimento con il 25%, è vero, rimedio subito. Il loro apporto è ovviamente di rilievo: mozione di sfiducia, mozione di sfiducia, mozione di sfiducia, sono vecchi, sono vecchi, sono vecchi, nessun accordo, nessun accordo, nessun accordo. Questo in sunto e mi spiace essere così sprezzante, ma non si può sprecare un’occasione così importante nella “farlocca” idea di aspettare il 100% (come dire leggermente vacui!).