Le molecole che bloccano la proliferazione tumorale

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Roberta Benetti è una ricercatrice italiana presso l'Università di Udine. Trentasettenne, originaria di Monfalcone, conseguisce la Laurea in Biologia a Trieste con tesi sperimentale al Cib. Qui ha continuato la sua attività di ricerca in qualità di borsista grazie all’Airc-Firc, conseguendo il dottorato di ricerca alla Sissa. Successivamente, la dott.ssa Benetti si trasferisce in Spagna, al Centro di ricerca nazionale sul cancro di Madrid, guidato da Maria Blasco. Nel 2007, rientra in Italia, vincitrice di un concorso per ricercatore all’ateneo friulano.

Nel 2010, il team di ricerca della dott.ssa Benetti ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale, aggredendo soltanto le cellule malate. Stando alle ricerche del gruppo di Udine, l'autoprotezione dai tumori con l'aiuto di molecole prodotte dall'organismo umano permetterebbe di creare una solida alternativa alla chemio e alla radioterapia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista interrnazionale Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, una delle più prestigiose a livello mondiale del settore.

«In particolare – indicava l’Università –, la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori».

Lo studio è stato realizzato grazie al fondamentale sostegno dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Il gruppo di ricerca cui è ascrivibile la scoperta è composto anche dal dott. Michele Scarola, dal dott. Stefan Schoeftner, esperto ricercatore austriaco che ha scelto l’esperienza di ricerca in Italia unendosi al gruppo udinese, e dal prof. Claudio Schneider, ordinario di Biologia all’università di Udine e direttore del Laboratorio nazionale del Consorzio interuniversitario per le Biotecnologie (Cib) di Area Science Park.