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Il volto futuro delle smart grids

Il volto futuro delle smart grids

Dettagli: Pubblicato Martedì, 07 Maggio 2013 10:38; Visite: 2692

Riciclaggio delle terre rare e metalli accoppiato a ricerca mineraria da riavviare con l’estero (Africa ed Asia): il futuro ha un volto per non far rimanere le smart grids delle chimere

(di Fedora Quattrocchi e Enzo Boschi)

Le terre rare (REE) sono sempre più importanti per la transizione alla green-economy a causa del loro ruolo per la costruzione dei magneti permanenti, fosfori per le lampade catalizzatori, batterie ricaricabili. Con la Cina che produce più del 90% delle REE globali e con una loro quota di possibile esportazione in diminuzione per uso interno, il resto del mondo deve cominciare a confrontrarsi con il rischio da domanda di REE. Ora quindi le compagnie minerarie stanno incrementando la ricerca di metalli e REE e alcune vecchie miniere sono state riaperte.

Solamente però l’1% dei materiali costituiti da REE vengono riciclati, e questo è dovuto ad una raccolta differenziale non ancora completa e razionale, problemi tecnologici e mancanza di incentivi. Vi è assoluta necessità di riciclaggio di materiale per produrre REE, realizzando un circuito di riciclaggio pienamente efficiente.

In aggiunta, o forse con priorità visto che la filiera ha tempi lunghi di formazione del personale scientifico, si deve riavviare tutta la “Economic Geology” (vedi articolo di F. Quattrocchi e E. Boschi su "Quotidiano Energia" del 20 settembre 2011 – son già passati quasi due anni).

Al fine di supplire al rischio da approvvigionamento di metalli e terre rare per le nostre future smart grids e smart cities (meglio sarebbe come abbiamo già scritto, parlare di “smart regions”) occorre portare molti dei nostri ricercatori geologi, geochimici e geofisici verso queste tematiche ed affiancarsi ad ENEA verso l’ottemperamento della SEN (Strategia Energetica Nazionale), per non farla rimanere lettera morta.

Le REE è un gruppo di 17 elementi metallici chimicamente simili (15 lantanidi più scandio e ittrio) che son divenuti sempre più importanti ai fini della cosiddetta “low carbon” economy, ora soprattutto per il passaggio ad auto e bici elettriche.

Importante è la lettura del “Critical Raw Materials for the European Union" (2010) con cui la Commissione Europea ha considerato le REE come i materiali più critici e strategici dell’era moderna.
Come uno di noi due scrisse su "L’Unità" dell’8 marzo 2009, mentre noi ancora pensiamo a dalemiani, bindiani, e quante altre correnti politiche esistono, la Cina sta comprando le miniere africane.

Sveglia Enrico Letta e politici o diventiamo politici noi!