Android Jelly Bean su HTC Nexus One. Ovvero, come resuscitare un glorioso smartphone

  • Stampa

Da un po' di tempo ormai, il glorioso HTC Nexus One di mia moglie faceva le bizze. Proprio sotto il periodo natalizio, il tasto di accensione/spegnimento è andato completamente in tilt. Il problema non è banale: quel tasto, oltre ad accendere/spegnere il dispositivo, fa il cosiddetto wake up dello schermo quando lo smartphone va in stand-by.

Facendo qualche ricerca su Google, i costi di riparazione presso i punti di assistenza sembrano aggirarsi attorno ai 150 Euro. In realtà, sembra che il problema sia legato al deterioramento della piattina di connessione fra il tasto fisico e la scheda madre. Il costo del ricambio? 30-40 Euro, più una buona dose di camomilla perchè, credetemi, c'è da perderci la testa con tutte quelle viti minuscole.

La soluzione che il Web mi propone è di scaricare alcune app per fare il remapping dei tasti, traslando però il problema verso i tasti volume, i quali non è che siano poi tanto solidi... Ma, dico io, se hai una trackball bella solida, cara HTC, perchè non sfruttare quella per il wake up dello schermo?

A quel punto, mi ricordo di aver letto qualcosa a proposito di tal funzionalità abilitata su un modding Android targato Cyanogenmod (in questo link tutta la guida per installare la ROM moddata). Solo che anche con Cyanogenmod, la guida mi consiglia di installare una ROM Android versione 2.7... uhm, un po' pochino, direi, per una ROM moddata.

Poichè, però, come si sa, la fame vien mangiando, mi chiedo: ma esisterà qualche modo per poter portare una versione Android molto più recente anche su questo vecchio ma glorioso dispositivo, visto anche che il Nexus S è stato aggiornato fino alla release Jelly Bean e, fondamentalmente, l'hardware di processamento dati è il medesimo anche nel Nexus One?

Ancora una volta, il vasto mondo del modding mi è venuto in aiuto, con la ROM targata Evervol, derivata dalla Cyanogenmod ed adattata per l'appunto all'HTC Nexus One. C'è da smanettare un po', ma credetemi, ne vale la pena. Attenzione, però: questa procedura cancellerà tutti i dati dal vostro dispositivo (ma non dalla SD card eventualmente presente).

In questa guida sottostante vi indico tutti i passi da effettuare. La guida è creata per lavorare su Linux Ubuntu, ma anche per Windows non ci sono differenze: basterà scaricare Adb e Fastroot per il vostro Sistema Operativo.

Assumendo che abbiate già installato Adb e Fastroot (se non lo avete fatto, vi rimando a questa guida), scaricate il file blackrose_120421.zip. Cos'è BlackRose? È l'adattamento del bootloader HBOOT per l'HTC Nexus one. A questo punto, scompattate l'archivio ZIP appena scaricato, abilitate il Debug USB sul vostro Nexus One, collegate il dispositivo al PC (installate i driver in caso di OS Windows) e avviate BlackRose come amministratore, similarmente a quanto segue:

>> sudo ./BlackRose

Dopo qualche minuto, il vostro smartphone dovrebbe essere stato riavviato in modalità bootloader, altrimenti basterà dare il seguente comando al terminale

>> adb reboot bootloader

A questo punto, servirà adattare lo spazio sulla memoria interna dell'HTC Nexus One per poter ospitare il Jelly Bean. Bisognerà, quindi, aggiornare l'HBOOT BlackRose con la sua versione System: 260 Cache: 8 Userdata: 168.

>> fastboot flash hboot hboot_jellybean_260-8-168.nb0
>> fastboot reboot-bootloader

Adesso dobbiamo eliminare tutti i dati dal dispositivo:

>> fastboot erase system
>> fastboot erase boot
>> fastboot erase userdata
>> fastboot erase cache

Bisogna adesso installare la recovery: io preferisco Clockwork

>> fastboot flash recovery recovery-clockwork-5.0.2.0-passion.img

A questo punto, scaricate sul vostro PC la ROM Evervolv ed effettuatene il flash. Per far ciò, dovete caricare la ROM sulla scheda microSD, riavviare lo smartphone in modalità recovery ed installare la ROM:

>> adb push ev_passion-3.2.0-final-perdo-squished.zip /sdcard/
>> adb reboot recovery

Scegliete dal menu di installare una nuova ROM dalla microSD.

Ovviamente, si presume vogliate anche avere tutte le funzionalità Google sul vostro sistema Android... Benissimo, visitate il sito Goo.im e scaricate la GApps opportuna, a seconda della ROM flashata. Rammentate che io ho installato la ROM Evervolv v3.2.x per HTC Nexus One (nome in codice passion), equivalente alla versione 4.2.x di Android Jellybean, da cui la scelta della mia GApps. Spostate la GApps sul vostro smartphone, come vi ho mostrato prima, riavviate in modalità recovery ed installate la GApps.

Adesso avrete un HTC Nexus One funzionante con Android 4.2.x Jellybean e add-ons Google.

Ovviamente, ricordate che avete di fabbrica comunque poco spazio di memoria interna a disposizione per poter installare le vostra apps. Se man mano che installate le apps lo spazio va diminuendo ma ve ne serve di più, dovete preparare la vostra microSD per ospitare una partizione ext4 utile ad apparire come memoria di sistema.

Pertanto, prima di avviare la sincronizzazione del vostro account Google ed installare le app, ri-partizionate la microSD con Gparted su Linux o Partition Magic (o simili) su Windows.
Create una partizione ext4 con almeno 512 MB di spazio, ed assegnate la rimanenza ad una partizione di tipo fat32 per i vostri dati. Ricordate che la procedura di partizionamento potrebbe cancellare tutti i dati sulla microSD: effettuate un backup di sicurezza, prima. Avviate la shell Android e fate quanto segue:

>> adb shell
>> su
>> a2sd install

Alle successive domande rispondete in sequenza: y, n ed infine y. Lo smartphone verrà riavviato e le apps verranno spostate sulla partizione ext4 della microSD; ci vorrà qualche minuto. Al riavvio dello smartphone, sempre dalla shell emulata, lanciate il comando:

>> pm set-install-location 2

che consente di impostare la partizione ext4 sulla microSD come destinazione di default per l'installazione delle apps. A questo punto effettuate la sincronizzazione con l'account Google, installate le vostre apps e buon divertimento col vostro HTC Nexus One rinato!!!

Ovviamente, mi sollevo da ogni responsabilità per qualsivoglia malfunzionamento che potrà subire il vostro smartphone durante la procedura. Voglio, infine, ringraziare Evervol e la XDA Community per le informazioni utili al fine di compilare questa breve guida.