Bambini più sicuri in automobile: la tecnologia ci viene in aiuto

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Oggi, in questo spazio digitale, ospito ed intervisto un collega ed amico, il quale presenta un'idea a mio avviso davvero innovativa nel contesto della sicurezza in automobile dei bambini. Ma non mi voglio dilungare oltre, e lascio subito all'ing. Diego Pellicanò la parola.


D: Diego, da quale situazione di vita quotidiana trae ispirazione la tua idea?

L’idea che presento si può declinare in un dispositivo di sicurezza per bambini, al fine di evitare che questi vengano lasciati soli all’interno di un’automobile, specialmente durante il periodo estivo. L’idea, infatti, nasce da ciò che ci viene riportato dalla cronaca quotidiana. Basti pensare quante volte giornali e telegiornali hanno riportato eventi tragici in cui sono coinvolti bambini in età infantile, deceduti per un’infausta distrazione, dimenticati nel seggiolone all’interno dell’abitacolo dell’automobile. Insieme ad alcuni colleghi ci siamo chiesti allora se fosse possibile ideare un sistema che consentisse di non dimenticare il bambino. Dopo attente valutazione si è giunti a quello che potrebbe essere il prodotto del futuro.

Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, che capisco siano protetti da segreto, ci puoi descrivere il funzionamento della tua idea?

L’idea si basa su un concetto molto semplice: parlando con alcuni genitori, questi mi hanno confidato che, al fine di evitare distrazioni irrimediabili, legano una cordicella tra loro ed il seggiolino per bambini. A questo punto, mi sono chiesto: perché non realizzare una sorta di “cordicella tecnologica” a distanza?  Questo perché, diciamoci la verità, il distratto cronico può giungere persino a dimenticarsi di allacciarsi la cordicella dopo aver sistemato il bambino sul seggiolone ed aver preso posto in auto. Allora, mi sono detto fra me e me: perché non togliere l’incombenza del rammentarsi a fare certe cose? Può la tecnologia venirci in ausilio. Il mio prodotto è la risposta a queste domande.

Sostanzialmente esso consiste in un dispositivo da alloggiare esternamente o internamente (al meccanismo di aggancio della cintura di sicurezza) al seggiolino dell’auto, il quale entra in funzione proprio all’obbligatorio allaccio della cintura di sicurezza al bambino. Tale dispositivo comunica a distanza con un particolare tipo di portachiavi. Quest’ultimo, in parole povere, funge da allarme, attivato nel momento in cui il bambino rimane da solo sul suo seggiolino in auto.

D: A chi si rivolge la tua idea?

Data la caratteristica di poter essere adattato ad un’installazione esterna o interna al seggiolino, il prodotto di nostra invenzione si rivolge sia ad un mercato prettamente consumer (ovvero i genitori che hanno già acquistato un seggiolino per auto per bambini), sia a quei produttori di seggiolini che possano essere interessati al prodotto e che ci avviamo a contattare.


Foto tratta da: BlogMamma.it

D: A che punto ti trovi con la sua realizzazione?

Attualmente è stato realizzato un prototipo funzionante disponibile per dimostrazioni.  È in fase di sviluppo una nuova versione più integrata e compatta, che consenta la comunicazione fra il seggiolino e più portachiavi.

D: Come si integra il tuo dispositivo nei seggiolini esistenti?

In questa fase abbiamo ipotizzato di ricalcare il funzionamento dei sensori di apertura-porte per ricalcare l’accoppiamento fra gli elementi di aggancio della cintura di sicurezza del seggiolino, ed attivare così il dispositivo di protezione-bambini.

D: Prevedi evoluzioni?

L’evoluzione più interessante sarebbe un’ulteriore miniaturizzazione, oltre le possibilità di utilizzo tramite Smartphone.


Ringrazio caramente il mio amico Diego per questa intervista rilasciatami. Porgo lui ed ai suoi colleghi i migliori auguri per il loro prodotto, davvero interessante come soluzione per salvaguardare la salute e la vita dei nostri piccoli bambini.
Concludo scrivendo che l’ing. Pellicanò ed i suoi colleghi coinvolti rimangono possessori della proprietà intellettuale dell’idea e che questa intervista viene rilasciata anche in qualità di pubblicazione “difensiva”, ai sensi dell’attuale normativa su Brevetti e Marchi (Altre forme di protezione). Per chi fosse interessato a ricevere ulteriori informazioni, può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.