Le trombe d'aria e i downburst

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Nell’immagine collettiva, le raffiche di vento forte scagliate al suolo nel corso di un temporale vengono spesso confuse o erroneamente appellate come “trombe d’aria”. Occorre dunque una precisazione.

Un temporale nella sua fase di maturazione e dissipazione è in grado di produrre forti raffiche di vento che, in discesa dalla nube, accelerano per poi aprirsi al suolo come un ventaglio. Queste raffiche sono denominate downdraft e, al suolo, prendono il nome di outflow. Tuttavia, nel corso dei fenomeni più violenti, possono intensificarsi ulteriormente producendo dei veri e propri “scoppi” di vento, ossia i downburst. Questi, possono toccare anche i 100 km/h e produrre danni seri alle colture, ai tetti delle case e anche alle persone. Ciò che occorre notare, però, è che i downburst si originano in maniera completamente diversa dalle trombe d’aria e che quest’ultima, sebbene abbia origine sempre da un temporale, ha una genesi diversa e può causare morte e distruzione in un percorso ben preciso.

La tromba d’aria (o tornado) è una vera e propria nube a forma di imbuto che si materializza alla base di un temporale, fino a toccare il suolo. I venti attorno alla nube assumono una rotazione intensa e al centro dell’imbuto la pressione è così bassa, rispetto all’esterno, che è in grado di disintegrare le strutture chiuse. La tromba d’aria può nascere per effetto dell’interazione verticale e orizzontale dei venti nel corso di un temporale in terra (land sput) o in mare (water sput o tromba marina). In questi casi i tornado sono generalmente di debole intensità e si esauriscono in pochi minuti. Al contrario, le trombe d’aria più pericolosesono quelle che nascono da un temporale supercellulare, ossia costituito da una sola cella in rotazione, contenente un mesociclone. In questo caso, la struttura temporalesca è in grado di generare venti fortissimi e, a causa dell’elevato wind-share (variazione di vento con la quota), può innescare tornado altamente distruttivi, sebbene quelli di categoria F4-F5 sono molto rari.

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Un’altra differenza è da rinvenire nei danni prodotti, infatti, mentre uno scoppio di vento si materializza in senso circolare lungo tutta la base del temporale, causando danni in un’area estesa, una tromba d’aria colpisce solo lungo un percorso ben preciso, evidenziato al suolo dai segni lasciati nel terreno dallo zigzagare della tromba, causando danni concentrati, ma più intensi.