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Terremoti, questioni irrisolte e rassegne stampe incomplete

A Casamicciola il 21 Agosto 2017 si è verificato un terremoto distruttivo, dimenticato, che ha innescato una polemica rimasta “in sordina” nella Rassegna Stampa dell’ Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Parliamo di una Rassegna Stampa Ufficiale di un Ente Pubblico e che pertanto dovrebbe seguire le leggi della Pubblica Amministrazione (PA), ovvero riportare tutti gli articoli importanti che la riguardano, pena la rimozione dei responsabili con procedimenti disciplinari da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Eppure si deve altresì notare che spesso molte testate restano “silenti” rispetto a fatti molto gravi, come quello del terremoto di Casamicciola del 2017, che invece vengono riportati da non di meno importanti giornali minori e più indipendenti, o addirittura solo nei social network. Questi fatti spesso riguardano il mal funzionamento di Enti, come appunto l’Ingv, preposti a vigilare sulla vita di molte persone. Si veda ad esempio questo articolo sul Foglietto della Ricerca mai apparso nella Rassegna Stampa dell’Ingv:

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5636-ingv-e-terremoto-di-casamicciola-10-senatori-replicano-a-una-lettera-del-presidente-dell-ente.html?utm_source=newsletter_240&utm_medium=email&utm_campaign=il-foglietto-della-ricerca-n-1-del-11-gennaio-2018-anno-xv

Coglieremo l’occasione dunque per inserire i link a quegli articoli che non compaiono nella Rassegna stampa Ingv al finedi renderli disponibili ai lettori di questo articolo.

Cerchiamo di ripercorrere i fatti riguardanti il terremoto di Casamicciola (Ischia) di due anni fa, dato che chi ha sbagliato ricopre tuttora incarichi di grande responsabilità mentre coloro che hanno cercato la verità, andando contro gli attuali vertici Ingv o sono morti o son stati puniti e isolati con avvii di procedimenti disciplinari per fortuna archiviati, e recentemente addirittura sospesi dal servizio per mesi, con grande danno economico.

La polemica venne innescata da un tweet di Enzo Boschi che immediatamente dopo avere visto in Tv le immagini del terremoto e i dati diramati in sovraimpressione dell’Ingv, espresse i suoi dubbi sulla Magnitudo e la profondità allora dichiarate da Ingv. “Pur senza accesso ai dati, penso che 3.6 magnitudo per il terremoto di Ischia sia una sottovalutazione. Anche la profondità è da verificare". Era però convinto in un primo momento, per lo meno, della corretta localizzazione, che invece si rivelerà altresì errata.

Immaginate perciò il suo stupore quando nei giorni seguenti venne fuori che neanche la localizzazione era esatta, anzi completamente fuori tiro. L’attuale Presidente, Carlo Doglioni la indicava in Tv, il 22 agosto 2019, ovvero il giorno seguente alla scossa, in mare e non a terra poco sotto Casamicciola dove l’evento sismico si era effettivamente verificato. Inoltre indicava l’evento a 10 km di profondità, profondità che verrà ricalcolata nei giorni successivi a 5 km ed infine a circa 1.50 km.

Enzo Boschi, recentemente scomparso, ha lasciato un vuoto per tutti noi, un vuoto reso ancora più incolmabile dall’ipocrisia delle parole di alcuni suoi ex collaboratori, pronunciate in occasione del suo funerale. Persone che mai lo hanno appoggiato nelle battaglie da lui condotte per salvaguardare gli sforzi da lui investiti su Ingv.

Erano presenti quel giorno a Bologna il 24 dicembre 2018, nella chiesa di San Paolo Maggiore, gremita di gente, come riportato dal Resto del Carlino (https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/enzo-boschi-funerale-1.4361058) persone che tuttora ricoprono cariche importanti all’ Ingv con cui Enzo Boschi non voleva avere più nulla a che fare avendogli detto, pochi mesi prima della scomparsa, di volere essere da loro dimenticato. Proprio com’ è stato ammesso dalle stesse persone interessate, durante il ricordo laico a fine Messa. Queste persone non hanno mai dato risposte coerenti sul terremoto di Ischia dell’Agosto 2017 e su altre fatalità avvenute nel napoletano come l’episodio della Solfatara nei Campi Flegrei del 12 settembre 2017 che ha fatto 3 vittime. Per Enzo Boschi tali fatalità non erano certo ascrivibili ad un gestore di campeggio. I sospetti riguardavano anche la relazione semestrale Ingv di Napoli del 2016, che doveva arrivare al Dipartimento di Protezione Civile prima del 12 settembre 2017, senza mai giungervi.

Parliamo di fatti su cui Enzo Boschi aveva sollevato molti dubbi sia scientifici sia gestionali, senza mai ottenere risposta. Per il terremoto di Casamicciola del 21 Agosto 2017, il lettore può fare riferimento ai seguenti articoli, ripetiamo, mai apparsi nella rassegna stampa Ingv.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/22/terremoto-ischia-la-direttrice-dellosservatorio-vesuviano-aveva-detto-sismicita-dellisola-estremamente-rara/3809986/ - disqus_thread

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/22/terremoto-ischia-abusi-e-inchieste-sullisola-dove-non-esiste-labusivismo-di-necessita-e-solo-speculazione/3809288/ - cComments

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13220875/terremoto-ischia-giallo-magnitudo-del-sisma-dati-ufficiali-prima-valutazione-.html, http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/luongo_terremoto_a_ischia_rilevazioni_errate_ora_basta_silenzi-3201030.html

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5438-enzo-boschi-quel-mio-tweet-che-ha-scatenato-un-pandemonio.html

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5460-la-gravita-del-momento-e-le-sue-variazioni-ischitane.html?utm_source=newsletter_223&utm_medium=email&utm_campaign=il-foglietto-della-ricerca-n-22-del-21-settembre-2017-anno-xivh

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5463-ingv-11-senatori-del-m5s-chiedono-il-commissariamento-dell-ente.html?utm_source=newsletter_223&utm_medium=email&utm_campaign=il-foglietto-della-ricerca-n-22-del-21-settembre-2017-anno-xiv

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5488-sisma-casamicciola-2017-pretesti-argomenti-effettivi-e-legambiente.html?utm_source=newsletter_226&utm_medium=email&utm_campaign=il-foglietto-della-ricerca-n-24-del-5-ottobre-2017-anno-xiv https://ilfoglietto.it/il-foglietto/6038-un-verbale-del-consiglio-scientifico-ingv-poco-scientifico

Enzo Boschi che per tanti anni ha diretto Ingv con passione, fin poco prima di morire si è impegnato a scrivere non solo articoli in prima persona, ma a sollecitare il dibattito a mezzo stampa, per far conoscere il più possibile quanto accaduto in quelle circostanze. Su questi temi, un giornalista del Corriere del Mezzogiorno ha addirittura ricevuto, i 25 aprile 2018, ben 5 mail da Carlo Doglioni per dissuaderlo a pubblicare un articolo di Enzo Boschi in proposito. Vedremo cosa faranno le Procure della Repubblica informate di questa presunta “violenza privata e censura” subita dal giornalista. Insomma è nata una vera e propria diatriba fra i due “censurata”, secondo quel giornalista coraggioso, da Carlo Doglioni.

La questione del Terremoto di Casamicciola, al di là delle apparenze, resta in realtà più che seria, perché chi va a leggersi tutti gli articoli usciti sulla questione capisce che ancora oggi non è ben chiaro cosa sia successo in quella circostanza. Probabilmente qualcuno spera che con il tempo tutto cada nel dimenticatoio. Ma chi è al corrente di come si sono svolti alcuni fatti, ha il dovere di non dimenticare anche per tutti coloro che non sono stati mai informati.

E qui noi non vogliamo riaprire la polemica. Tutte le evidenze sono state trasmesse alle Procure della Repubblica di Roma, Napoli e di tutte le città in cui vi sono sedi dell’ Ingv. Spetta a loro analizzare gli eventuali falsi in atto pubblico, omissioni d’atti d’ufficio, intimidazioni disciplinari ed altri eventuali reati. Oppure archiviare, sapendo però che i fatti possono essere narrati durante i processi in corso, come quello dei tre morti alla Solfatara di Pozzuoli nel Settembre del 2017.

Qui vogliamo soprattutto sottolineare che la polemica è però rimasta “in sordina”, perché chi andava e chi tuttora va, nel sito web dell’ Ingv, non trova affatto, nella Rassegna Stampa Ingv e non trova tutt’oggi tutti gli articoli che sono usciti sulla vicenda, contro ogni dettato della Legge 150 sugli Uffici Stampa della Pubblica Amministrazione. Anzi, incredibilmente, in qualche caso, fatto ancor più grave, vi trova soltanto le repliche del Prof. Carlo Doglioni, come per l’appunto quelle riguardanti l’errata localizzazione del terremoto di Casamicciola. Repliche quindi ad articoli “fantasma” non presenti in Rassegna Stampa.

Siamo andati appunto a controllare la rassegna stampa degli ultimi tre anni nel sito dell’ Ingv e non vi è traccia non soltanto degli articoli scritti da Enzo Boschi sul Foglietto della Ricerca, ma neanche di quelli usciti sul Corriere del Mezzogiorno e su altre testate su questi fatti “scomodi” verificatisi nel napoletano.

Ma vediamo per l’appunto cosa dice la Legge a riguardo. Secondo il testo unico dei doveri del giornalista approvato dal Cnog (Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti) in vigore dal 3 Febbraio 2016, la libertà di informazione e di critica regolata dall’articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963 è imprescindibile. Li si legge:

 

È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori. “

Da questo deriva, secondo il testo unico, il fatto che un giornalista e quindi anche un Ufficio Stampa della PA (si vedano gli specifici articoli di legge su questi uffici pubblici) – che è stato regolamentato - si diceva, con la poco nota Legge 150 del Giugno 2010 - debba difendere, in prima battuta, il diritto all’informazione e la liberta di opinione di ogni persona per questo il giornalista “ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse verso la verità sostanziale dei fatti”. (Art. 2, Fondamenti Deontologici del Testo Unico dei doveri del giornalista.)

Va da sé che chi non lo fa, viola il diritto all’informazione dell’individuo, con tutto quello che ne consegue. L’Ordine dei Giornalisti dovrebbe intervenire a carico dell’Ingv per porre termine a questo modo di fare lesivo nei confronti dei fruitori dell’informazione del sito Ingv.

E allora se dovessimo riflettere ancora una volta sul terremoto di Casamicciola del 21 Agosto 2017, i cittadini ma anche gli stessi dipendenti Ingv, hanno avuto una visione parziale, per non dire povera dei fatti, consultando la rassegna stampa Ingv. Fatti gravissimi per una PA. E a tal proposito ci preme ricordare l’episodio di una lettera firmata dalla metà dei dipendenti, quasi tutti sotto concorso per diventare di ruolo, in cui si colpevolizza certa stampa, senza specificare quali testate. Tale lettera che accusava la stampa di diffamare Ingv venne fatta firmare ai dipendenti telematicamente cliccando SI/NO. Altra storia finita presso le Procure della Repubblica. L’unica speranza per chi ha firmato sconsideratamente è che faccia due righe di dissociazione da quanto firmato, per essere stati disinformati dai vertici Ingv. Per questo episodio si può fare riferimento a un articolo apparso sul Fatto Quotidiano : https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/05/ingv-il-viceministro-fioramonti-in-visita-dopo-le-dimissioni-che-agitano-lente-lettera-dei-ricercatori-contro-la-stampa/4671562/

Tornando a Casamicciola, anche se l’Accordo Quadro (2012-2021), che regola i rapporti fra Ingv e Protezione Civile, nell’allegato A par. 2.1 stabilisce che il Dpc (Dipartimento di Protezione Civile) è a conoscenza che “la qualità e la precisione delle informazioni migliorano con il passare del tempo dall’evento”, una localizzazione completamente sbagliata potrebbe in teoria interferire con la messa in moto immediata della macchina dei soccorsi. Questo è tollerabile solo nel caso in cui chi commette errori così eclatanti li riconosca, facendosi da parte. Al contrario, qui parliamo del presunto falso in atto pubblico a posteriori in comunicati, lettere e mail di un Ente di Stato, che invece configurerebbe un reato penale. I “procedimenti disciplinari” dovrebbero andare non a chi fa domande per perseguire la verità dentro e fuori l’Ente in questione. Riponiamo la fiducia dunque sull’Ordine Nazionale dei Giornalisti e sulle Procure.

Infatti, chi, a differenza dell’utente della Rassegna Stampa Ingv, ha letto tutti gli articoli in merito al terremoto di Casamicciola rimane con dei grossi dubbi e con una sensazione di sbigottimento se non addirittura di impotenza, perché di quanto successo in quella circostanza non se ne viene a capo.

Cosa è successo a Casamicciola? Ancora oggi la domanda se la pongono coloro che meglio conoscono il sottosuolo e devono intervenire su questioni scottanti, come la questione dello stoccaggio di gas di cui recentemente Report ha parlato nel suo servizio del 13 /5/ 2019. Non ci sorprende dunque la lettera che Italia Nostra in Emilia ha spedito a maggio scorso a svariate autorità (disponibile su richiesta) su questo tema e nella quale esprimono forte perplessità sull’ Ente, appunto l’Ingv, che risulta coinvolto nel monitoraggi che seguono le prove di iniezione in sovrappressione e che ispirerebbe un clima di incertezze.

Certo ora quel terremoto ischitano è stato dimenticato, e da quando è morto Enzo Boschi, baluardo della stampa libera, restano i whistleblowers Ingv, i politici, quelli onesti, e la Magistratura che si spera agisca in fretta per fare ancor di più luce sui numerosi interrogativi che Enzo Boschi si è portato nella tomba senza risposta. Alcuni sono contenuti soprattutto nella lettera inviata al Corriere del Mezzogiorno del 6/5/2018 da Enzo Boschi, e che non è stata volutamente mai messa in Rassegna Stampa dal sito dell’ Ingv. In quella lettera Enzo dichiarava di aver potuto dedurre, da un documento ufficiale dell’Osservatorio Vesuviano, che la corretta localizzazione del terremoto di Casamicciola era disponibile sin da subito, ovvero ben prima del famoso telegiornale del 22 Agosto 2017, in cui Carlo Doglioni faceva vedere a a mare una faglia profonda di 10 km, del tutto avulsa da quella che si è infine localizzata a soli 2 km, facendo crollare le case a Casamicciola.

Dobbiamo allora domandarci come mai, soltanto a distanza di quattro giorni sono stati diramati i dati corretti da parte di Francesca Bianco Direttrice dell’OV dell’INGV. Qui possiamo solo fare delle ipotesi. E’ venuta fuori una grossa incompetenza da parte dei vertici Ingv ma nessun procedimento disciplinare è stato dato e non ci sono state richieste di dimissioni né di Francesca Bianco né dello stesso Carlo Doglioni; La seconda ipotesi invece riguarda l’affossamento della relazione Ingv già pronta da quattro giorni. In tal caso si configurerebbe un “falso” in atto pubblico, perpetrato a mezzo posta elettronica e nelle interviste televisive di Carlo Doglioni. Tertium non datur come diceva Enzo Boschi assecondando i latini. Dunque, ribadiamo: perché non sono state date le informazioni corrette sulla localizzazione visto che erano immediatamente disponibili? E perché, visto questa disarmante confusione durante un’emergenza, Francesca Bianco non si è dimessa entro un settimana e con lei anche chi a Roma ne era responsabile parimenti ? La Rassegna Stampa era ed è lacunosa, in palese violazione della legge 150! Punto.

Siamo fermi qui, e non andiamo oltre, perché evidentemente qualcuno ha voluto far perdere la memoria di questo terremoto ischitano e di tutti dubbi che ha suscitato perché così fa comodo.

Schermata web tratta dal sito dell’INGV, riguardante la rassegna stampa del 6/5/2018 Dove si evince la mancanza della lettera inviata al Corriere del Mezzogiorno da Enzo Boschi il 6/5/2018 sul giallo del Terremoto di Casamicciola.


La lettera di Enzo Boschi al Corriere del Mezzogiorno del 6/5/2018, uno dei tanti articoli che non compaiono nella Rassegna Stampa dell’Ingv

Questo è solo un esempio, ma dalla Rassegna Stampa Ingv mancano anche molti articoli concernenti altre questioni scottanti. Come abbiamo già detto, mancano quelli riguardanti il tragico episodio della Solfatara di Pozzuoli del 12 Settembre 2019 di cui è iniziato il processo in questi giorni: https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/famiglia_carrer_tragedia_solfatara_napoli-4499834.html

Si può dare la colpa solo al campeggio? Ci limiteremo a osservare che alla stessa stregua dei turisti anche i ricercatori Ingv andavano in quel sito senza i dispositivi di sicurezza, previsti dalle leggi dello Stato, ignorate evidentemente da Francesca Bianco e dal suo legale rappresentante Carlo Doglioni ! In effetti le intercettazioni rilevano una situazione di grave precarietà nel controllo di questi siti pericolosi da parte di Ingv, così come riportato da alcuni articoli ancora una volta assenti dalla rassegna stampa Ingv.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/17_ottobre_24/vulcani-rischio-controlli-c-solo-sismologo-mobile-36a34134-b87d-11e7-89d1-9fdc07f0dbf3.shtml

Ma sarà interessante sentire le voci INGV che al telefono dicevano certe cose e di chi ha svolto le indagini con coraggio

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/17_ottobre_24/vulcani-rischio-controlli-telefonata-choc-qua-siamo-due-caso-emergenza-come-facciamo-b36911c0-b87e-11e7-89d1-9fdc07f0dbf3_print.html?refresh_ce-cp

https://ilfoglietto.it/il-foglietto/5532-occorre-spegnere-l-arroganza-ancor-piu-che-un-incendio.html?utm_source=newsletter_230&utm_medium=email&utm_campaign=il-foglietto-della-ricerca-n-27-del-26-ottobre-2017-anno-xiv,

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/17_ottobre_24/vulcani-rischio-controlli-telefonata-choc-qua-siamo-due-caso-emergenza-come-facciamo-b36911c0-b87e-11e7-89d1-9fdc07f0dbf3.shtml

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/17_ottobre_25/vulcani-due-ricercatori-telefono-valori-aumentano-ma-dicono-che-tutto-ok-qualcosa-non-torna-9bdd5a96-b966-11e7-b30a-7bb35e597313.shtml

In particolare rileviamo una mancanza ancor più grave nella rassegna stampa dell’Ingv, riguardo a due articoli apparsi nel Corriere del Mezzogiorno del 1 Marzo 2018 e addirittura presenti nella stessa pagina del giornale. Nel primo, dal titolo “Solfatara, giallo sulle voragini e sui dati” un ricercatore dell’ Ingv lamenta di non essere stato messo a conoscenza dei dati delle campagne gravimetriche effettuate nella Solfatara relative al I e al II semestre 2016 (dunque non tanto tempo prima del tragico episodio della Solfatara avvenuto a Settembre del 2017). Nel secondo, si legge uno scarico di responsabilità da parte dell’attuale presidente dell’Ente Carlo Doglioni che in una lunga intervista sostiene che l’Ente non è tenuto al monitoraggio della superficie.

Ma andiamo al potenziale lettore della Rassegna Stampa INGV. Ecco cosa trova:


Schermata web tratta dal sito dell’INGV, riguardante la rassegna stampa del 1/3/2018 da dove si evince la presenza di uno solo dei due articoli comparsi sulla stessa pagina del Corriere del Mezzogiorno del 1/3/2018

Questo episodio ci appare ancor di più come una chiara violazione del diritto dell’utente Ingv e non a essere informato correttamente, non essendo messo al corrente di un pezzo importante di informazione, ovvero quello del ricercatore che in prima persona lamenta di non essere stato messo a conoscenza di dati importanti. Sembra insomma di vedere accomunati il ricercatore Ingv e il potenziale lettore della Rassegna Stampa, entrambi incapaci di formarsi un quadro attendibile degli avvenimenti per mancanza di informazioni cruciali, peraltro mai smentite o querelate.

La differenza sostanziale però riguarda il potenziale lettore della rassegna stampa che non essendo dipendente dell’Ingv non può essere a conoscenza e nemmeno sospettare, in tal caso, dinamiche scorrete e lesive nei suoi confronti.


La pagina del Corriere del Mezzogiorno del 1/3/2018  dove compaiono entrambi gli articoli uno dei quali non è stato messo in rassegna stampa da Ingv

Per concludere, vorremmo far presente che la nostra ricerca ha riguardato anche episodi interni all’Ente che per la loro gravità dovevano comunque essere di dominio pubblico, visto che, lo ribadiamo ancora una volta, l’Ingv è un ente pubblico che vigila sulla sicurezza di milioni di persone. Tali articoli riguardano le dimissioni della Direttrice del Dipartimento terremoti che lamentava – sebbene tardivamente - fra le ragioni alla base del suo atto proprio la mancanza di trasparenza, di cui i fatti raccontati in questo testo danno ragione. E, non ultimo, le dimissioni del Responsabile della prevenzione e della trasparenza. Come si può vedere, tutto è in sintonia con l’andazzo di una Rassegna Stampa Ingv incompleta e lacunosa, ovvero palesemente contro legge.

Ma diamo per l’appunto qualche numero: su 80 articoli controllati, soltanto 9 compaiono in rassegna stampa. Circa la metà, ovvero 44 articoli assenti, provengono dal Foglietto della Ricerca, e buona parte sono stati scritti da Enzo Boschi, una voce si fuori dal coro, ma che comunque ha diretto Ingv per molti anni, e dunque voce esperta, che concorre a completare l’informazione che si deve all’utente di un sito istituzionale come quello dell’ Ingv . Altri articoli provengono da testate giornalistiche quali il Fatto Quotidiano, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno, egualmente ignorati.

In conclusione come dice il Dalai Lama una mancanza di trasparenza si traduce in sfiducia e in un profondo senso di insicurezza ed impotenza. Noi aggiungiamo anche che una rassegna stampa incompleta è indice del fatto che si ha qualcosa da nascondere. Un Ente Pubblico, soprattutto quando vigila sulla sicurezza di milioni di persone, non può permetterselo.

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